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Pavana, Gagliarda e Suite


Pavana, Gagliarda e Suite
IL BLOG DELLA DANZA DI PHOENIX STUDIO DANCE

Tra il 400’ ed il 700’ si sviluppa il movimento della danza di Corte, il balletto di stampo Reale destinato in un primo momento esclusivamente a Nobili e Reali dei vari Regni esistenti in Europa.

A fare da sfondo oltre che al piacere intrinseco del ballo, vi sono legami appartenenti al prestigio ed al rilievo popolare che l’ospitalità dei balletti presso i palazzi reali erano in grado di offrire.

Per questo danza e musica diventano in breve materie di studio obbligatorie nell’educazione aristocratica.

Sempre da questa organizzazione di studi, nascono in seguito anche per i musicisti nuove imposizioni musicali che culmineranno nella collaborazione con altrettanti musicisti e perciò, con la nascita della forma strutturata delle composizioni musicali; frutto anch’esse dell’ormai diffuso prestigio del balletto nelle Corti.

Queste composizioni vengono poi strutturate in una forma tipica di contrasto, specialmente in coppie di stili, tra i quali ricordiamo senz’altro il contrasto ritmico tra l’abbinamento usuale di “pavana” e “gagliarda”, o altrimenti nella composizione delle cosiddette “suite”.

  • Pavana: uno stile ritmico lento, solenne e binario, giunto sino alle porte del 1900 come nelle esemplari composizioni di Maurice Ravel (Pavane pour une infante defunte: opera nata ed inizialmente suonata solo da un pianoforte, per poi essere orchestrata nel 1910), oppure in altri brani di spessore dell’artista Charles Perrault, anch’esse nate da un piano per poi essere strumentalmente arricchite in un secondo momento.
    In questo genere di composizioni, fanno da protagonista le immagini femminili, che risultano essere trasmesse come eteree, dolci e nobili, smosse da uno stile melodico semplificato e molto trasparente, immaginabili attraverso movimenti amplificati, calmi e dilatati nel tempo ma al contempo solenni.
  • Gagliarda: stile vivace e ternario, probabilmente la meno nota.
  • Suite: complesse raccolte di brani in successione che riuscivano ad essere differenti tra loro grazie ad un utilizzo differenziato ritmico ed atmosferico, pur mantenendo una medesima tonalità d’impianto: sfruttate maggiormente nelle feste dei Palazzi, dove occorreva utilizzare differenti nature di danze, o per eventi reali o per le lezioni di balletto classico indirizzate alla nobiltà.
    Nelle suite cortigiane le atmosfere prevalenti che si prestano alla composizione musicale discendono prevalentemente dalle danze e dalle tipiche forme tradizionali melodiche delle danze Europee dei vari Paesi più importanti, di origini sia popolari che nobiliari, queste danze si prestano inoltre alla produzione di opere teatrali per il pubblico.

Questa suite dal 1600 in poi acquisisce una propria esistenza musicale autonoma distaccandosi dalla sua funzione alternativa alla classica danza di Corte Reale.

NELLO SPECIFICO ECCOLE IN DESCRIZIONI DETTAGLIATE:

Pavana: Eleganza e Solennità Rinascimentale

La Pavana è una danza lenta e cerimoniale, originaria dell’Italia del Rinascimento e particolarmente popolare tra il XVI e il XVII secolo.

Il suo nome potrebbe derivare dalla città di Padova, anche se alcune teorie lo collegano al termine latino pavone, per sottolineare il portamento regale dei danzatori.

Questa danza è caratterizzata da movimenti misurati, solenni ed eleganti, che la rendevano un elemento essenziale in contesti aristocratici, spesso in apertura di eventi formali o matrimoni di corte.

Caratteristiche Ritmiche e Musicali:
La Pavana è composta in tempo binario (2/2 o 4/4) con un andamento lento e maestoso. La musica, tipicamente eseguita con strumenti come liuti, violini rinascimentali e clavicembali, sottolinea l’atmosfera di gravitas e grazia. Ogni frase musicale coincide con i passi strutturati, creando una simbiosi tra il movimento e la melodia. Le linee melodiche erano spesso ricche e ornamentate, ma mai troppo complesse, per accompagnare il ritmo rilassato della danza.

Coreografia e Movimenti:
La Pavana veniva ballata in coppia, con i partecipanti che mantenevano un contatto visivo diretto e rispettavano un rigoroso protocollo gestuale. I passi includevano avanzamenti, retrocessioni e giravolte, eseguiti con un’attenzione quasi maniacale alla postura: la schiena dritta, i movimenti delle braccia fluidi ma discreti. Le figure principali comprendevano il “passo doppio” e il “passo semplice”, alternati in una sequenza armonica. Spesso i danzatori eseguivano piccole pause o inchini, conferendo alla performance un’aura di reverenza.

Funzione Sociale:
Più che una danza, la Pavana era un’espressione di status sociale. Le coppie nobili la utilizzavano per esibire il loro portamento, i loro abiti riccamente decorati e la loro padronanza del protocollo cortigiano. Nei saloni dei palazzi rinascimentali, la Pavana apriva spesso il programma delle danze, preparando il terreno per coreografie più vivaci.

Significato Simbolico:
La lentezza e la simmetria della Pavana evocano la stabilità e l’ordine, valori centrali nelle società aristocratiche dell’epoca. Essa rappresentava il perfetto equilibrio tra la disciplina e la grazia, rendendola una metafora della perfezione cortigiana.


Gagliarda: Vivacità e Virtuosismo

La Gagliarda è una danza rinascimentale rapida ed energica, emblema della vitalità e della gioia di vivere.

Diffusa principalmente nel XVI secolo, si distingue per il suo carattere esuberante e per le acrobazie tecniche richieste ai danzatori.

Originaria probabilmente dell’Italia o della Francia, la Gagliarda si affermò in tutta Europa come una delle danze più popolari dell’epoca, grazie alla sua dinamicità e alla capacità di mettere in mostra l’abilità fisica e l’eleganza dei ballerini.

Caratteristiche Ritmiche e Musicali:
La musica della Gagliarda è in tempo ternario (3/4 o 6/8), con un ritmo vivace e sincopato. Tipicamente, veniva suonata da strumenti a fiato, come flauti dolci o cornetti, insieme a strumenti a pizzico come il liuto. La melodia presentava un’alternanza di frasi rapide e ricche di ornamentazioni, adattandosi alla coreografia elaborata della danza.

Coreografia e Movimenti:
La Gagliarda si caratterizza per i suoi passi saltati e i movimenti rapidi. I ballerini eseguono una sequenza di cinque passi principali, chiamati cinque passi, che includono salti, battute e rotazioni. Tra le figure più spettacolari vi sono il salto mortale e i salti con battuta, che richiedono forza e agilità. Gli uomini, in particolare, usavano la Gagliarda per dimostrare la propria destrezza fisica e corteggiare le dame, che rispondevano con movimenti meno acrobatici ma altrettanto espressivi.

Funzione Sociale:
La Gagliarda era spesso ballata durante le feste e gli eventi informali, dove si poteva apprezzare una maggiore libertà rispetto alle danze cerimoniali come la Pavana. Questa danza permetteva di rompere la formalità, esprimendo gioia e spensieratezza. Era anche un’opportunità per esaltare la giovinezza e il vigore fisico.

Significato Simbolico:
Simbolo di vitalità e virtuosismo, la Gagliarda incarnava la celebrazione della vita e della giovinezza. Il suo dinamismo contrastava con la compostezza della Pavana, mostrando il dualismo tra gravitas e levitas, equilibrio e libertà.


Suite: Armonia e Varietà Musicale e Coreutica

La Suite non è una danza singola, ma un insieme organico di danze diverse, spesso connesse per contrasto o complementarità.

Questo stile di composizione musicale e coreutica si sviluppò nel Rinascimento e raggiunse la sua massima espressione durante il Barocco.

La Suite rappresentava un viaggio attraverso emozioni e ritmi differenti, alternando danze lente e solenni a brani vivaci e ritmati.

Struttura Musicale:
Una Suite tipica comprendeva diverse danze, ciascuna con un carattere unico. Tra le più comuni vi erano:

  • Allemanda: Lenta e introspettiva, con un tempo binario.
  • Courante: Vivace e fluida, spesso in tempo ternario.
  • Sarabanda: Solenne e intensa, con un ritmo lento in 3/4.
  • Giga: Energica e conclusiva, con un tempo rapido e complesso.
    Le Suite potevano includere altre danze, come Bourrée, Minuetto o Gavotta, adattandosi ai gusti locali o alle necessità degli eventi.

Coreografia e Movimenti:
Ogni danza della Suite aveva uno stile distintivo. La coreografia rifletteva il carattere musicale, alternando figure lineari e simmetriche nelle danze lente a passi più complessi e giocosi in quelle veloci. Spesso la Suite richiedeva un’esecuzione di gruppo, evidenziando la cooperazione e l’armonia tra i partecipanti.

Funzione Sociale:
Le Suite erano eseguite durante eventi di corte, rappresentando una sintesi dell’arte coreutica e musicale. Le variazioni di ritmo e atmosfera permettevano agli spettatori di godere di un’esperienza ricca e articolata. I danzatori dimostravano versatilità e competenza, adattandosi a stili diversi nell’arco di un’unica performance.

Significato Simbolico:
La Suite rappresentava la varietà della vita umana, con le sue fasi di calma, passione e gioia. Essa rifletteva l’idea di equilibrio universale, dove le diversità trovavano un’armonia superiore. Nell’arte di corte, la Suite era un microcosmo della cultura, in cui musica, danza e simbolismo si fondevano in una celebrazione della civiltà.

Questi stili antichi di ballo, sebbene diversi per carattere e funzione, condividono un denominatore comune: esprimere attraverso il movimento i valori culturali, estetici e sociali delle loro epoche.


TUTTE LE DANZE CHE TRATTIAMO, DISCENDENTI DAI PRIMI BALLETTI DI CORTE:


Ouverture – Allemanda – Sarabanda – Minuetto – Giga

Ed è proprio da questo distacco che nasce “l’Ouverture” (preludio o introduzione articolata), la quale da un tipo di scrittura semplice “da casa” e da un contesto di coreografia relativamente ristretta, diviene in poco tempo molto più ampia, arricchendo così al suo interno nuovi strumenti musicali (clavicembalo, strumenti a corda e ad aria), collocando le produzioni in un contesto chiaramente più vivace, festoso e mondano.

Alla Overture seguono poi la “Allemanda” in tempo binario, la “Sarabanda” (o “Ciaccona”) dai caratteri binari e solenni discendenti dal carattere tipico spagnolo, il famoso “Minuetto” dal carattere ternario andante, la “Giga” dal tempo ternario vivace sia semplice che composto, ed infine la “Gavotta” dal carattere quaternario anch’esso moderato.

Johann Sebastian Bach è un tipico esempio di compositore di Ouvertures indelebili, che caratterizzano profondamente e ci danno un tipico spaccato delle atmosfere e delle danze dell’epoca, dalle quali le composizioni più conosciute della storia presero forma.

VEDIAMOLE NEL DETTAGLIO:

Ouverture: Il Solenne Inizio

L’Ouverture è una composizione strumentale introduttiva, nata per precedere opere teatrali, balletti o Suite orchestrali.

Durante il Barocco, l’Ouverture francese, perfezionata da Jean-Baptiste Lully, divenne un modello riconoscibile. La struttura tipica prevedeva una sezione iniziale lenta e maestosa, seguita da una parte più vivace e conclusiva.

  • Caratteristiche Musicali:
    L’Ouverture si distingue per il suo tempo binario o ternario e per l’uso di ritmi puntati nella sezione iniziale, che conferivano un senso di grandezza. La seconda parte, spesso in tempo più rapido, mostrava passaggi fugati o contrappuntistici, esaltando la vivacità e la maestria degli esecutori.
  • Funzione:
    Era un preludio che stabiliva l’atmosfera dell’opera o dell’evento, predisponendo l’uditorio con un tono di solennità o di anticipazione. Nell’ambito della Suite, l’Ouverture fungeva da cornice introduttiva e separava simbolicamente il mondo quotidiano dall’universo artistico.
  • Significato Simbolico:
    L’Ouverture rappresenta il momento di apertura, una soglia verso il mondo musicale e narrativo. Il suo carattere formale e regale rifletteva l’importanza dell’occasione, introducendo l’ordine e la raffinatezza che caratterizzavano l’arte barocca.

Allemanda: Serenità e Linearità

L’Allemanda, derivata da balli popolari tedeschi del Rinascimento, è una danza elegante e moderata, solitamente in tempo binario (4/4).

Entrò nel repertorio delle Suite come danza iniziale, simbolo di compostezza e grazia.

  • Caratteristiche Musicali:
    La musica dell’Allemanda è fluida, con una struttura che alterna melodie e armonie calme, spesso polifoniche. Il ritmo è regolare, con una pulsazione misurata che riflette il carattere equilibrato della danza.
  • Coreografia e Movimenti:
    Originariamente un ballo di coppia, l’Allemanda prevedeva passi ordinati, avanzamenti e retrocessioni, spesso con movimenti delle braccia sincronizzati alla musica. L’atmosfera pacata la rendeva ideale per aperture eleganti.
  • Funzione:
    Parte integrante della Suite, l’Allemanda introduceva i danzatori o gli esecutori con un tono sobrio e nobile. La sua inclusione simboleggiava equilibrio e ordine, elementi centrali nella cultura barocca.
  • Significato Simbolico:
    L’Allemanda incarna la serenità e il controllo, un riflesso dei valori di moderazione e armonia propri dell’estetica rinascimentale e barocca.

Sarabanda: Profondità e Introspezione

La Sarabanda è una danza lenta e intensa, originaria della Spagna del XVI secolo. Con il tempo, evolse da una danza vivace e popolare a una forma musicale nobile e austera.

  • Caratteristiche Musicali:
    Composta in tempo ternario (3/4), la Sarabanda è caratterizzata da un ritmo solenne e da un accento marcato sul secondo tempo, che conferisce profondità e intensità emotiva. La musica è spesso ornamentale, con linee melodiche che si sviluppano in modo meditativo.
  • Coreografia e Movimenti:
    Le coreografie della Sarabanda, in contesti di corte, erano lente e cerimoniali. I movimenti includevano passi corti e ponderati, con un’enfasi sul portamento e sulla connessione emotiva tra i danzatori.
  • Funzione:
    Inserita nelle Suite come danza centrale, la Sarabanda offriva un momento di riflessione e gravità. La sua atmosfera contrastava con le danze più vivaci, evidenziando la varietà emotiva della composizione.
  • Significato Simbolico:
    La Sarabanda rappresenta introspezione e solennità, evocando temi di malinconia e contemplazione. Era un mezzo per esplorare la profondità dell’animo umano, in linea con la sensibilità barocca.

Minuetto: Grazia e Leggerezza

Il Minuetto è una danza elegante e raffinata, emblema della vita aristocratica del XVIII secolo.

Originario della Francia, si sviluppò come una danza moderata in tempo ternario (3/4), spesso associata a feste e celebrazioni di corte.

  • Caratteristiche Musicali:
    Il Minuetto ha una struttura semplice e simmetrica, con frasi melodiche regolari e una pulsazione ritmica che enfatizza la grazia del movimento. La musica, allegra e leggera, esprimeva un senso di giocosità e convivialità.
  • Coreografia e Movimenti:
    Ballato in coppia, il Minuetto prevedeva passi brevi e raffinati, eseguiti con precisione. I danzatori si muovevano con movimenti fluidi e misurati, spesso includendo inchini e giravolte per sottolineare la raffinatezza della performance.
  • Funzione:
    Il Minuetto era una danza sociale, al centro delle serate aristocratiche. All’interno delle Suite, aggiungeva una nota di vivacità e charme, rappresentando il piacere della danza in un contesto formale.
  • Significato Simbolico:
    Simbolo di leggerezza e armonia, il Minuetto esprimeva il piacere e la raffinatezza dell’interazione sociale, incarnando l’ideale di bellezza e grazia.

Giga: Velocità e Virtuosismo

La Giga è una danza rapida e vivace, ispirata ai balli popolari inglesi del Rinascimento.

Conosciuta anche come jig, entrò nelle Suite barocche come danza conclusiva, rappresentando il culmine energetico del ciclo.

  • Caratteristiche Musicali:
    In tempo composto (6/8 o 12/8), la Giga è caratterizzata da melodie veloci e ritmi accentuati. La musica spesso includeva elementi contrappuntistici e linee melodiche intrecciate, mettendo in evidenza la maestria degli esecutori.
  • Coreografia e Movimenti:
    La Giga richiedeva movimenti rapidi e leggeri, con passi saltellati e giravolte. La danza era dinamica, con un’energia che coinvolgeva tutti i partecipanti, creando un’atmosfera festosa.
  • Funzione:
    Nella Suite, la Giga era il pezzo conclusivo, portando a termine il ciclo con un’esplosione di vitalità e virtuosismo tecnico. Il suo carattere gioioso simboleggiava la celebrazione e la chiusura trionfale.
  • Significato Simbolico:
    La Giga incarna la gioia e l’entusiasmo, rappresentando un senso di completamento e trionfo. La sua energia contagiosa evocava il piacere della danza e della musica come forme di espressione universale.

Tutte queste nuove forme, dal 1500 vengono naturalmente assorbite da tutti quei Paesi europei analoghi in fatto di organizzazione politica e culturale e, soprattutto dopo la codificazione del balletto di Corte avvenuto in Francia verso il 1600, ecco che anche la Danza prende una forma totalmente rinnovata ed uno statuto indipendente fra le varie forme di intrattenimento nobiliare.

Tant’è che proprio tra il 500’ ed il 600’ la forma intrattenitiva di “musica+danza” sale di livello, venendo concepita ed intuita dalla società sotto un aspetto molto più importante ed introspettivo del passato, per la prima volta nella storia dell’uomo, l’accoppiata di musica e ballo viene quindi utilizzata per delineare un aspetto di correzione ed ordine all’interno della società, differentemente dal clima di baldoria e di ambiguità popolare ai quali veniva fino ad allora accomunata.


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