fbpx
Skip to main content

Marie Taglioni (1804)

Marie Taglioni è forse la ballerina più famosa del periodo romantico.

È conosciuta per aver reso popolare la danza sulle punte e per il suo ruolo nel balletto La Sylphide (1832), che è considerato uno dei primi balletti romantici.

Il suo stile etereo e leggero ha definito l’estetica del balletto romantico.

Marie Taglioni, nata il 23 aprile 1804 a Stoccolma, è una delle figure più iconiche e influenti della storia della danza classica.

La sua carriera e il suo stile hanno definito l’epoca romantica del balletto e hanno influenzato profondamente l’evoluzione della danza come forma d’arte.

La Taglioni è spesso ricordata come la ballerina che ha reso popolare la danza sulle punte, e il suo ruolo in La Sylphide ha stabilito uno standard per il balletto romantico che ha ispirato generazioni di ballerini e coreografi.

Marie Taglioni nacque in una famiglia di artisti.

Suo padre, Filippo Taglioni, era un noto coreografo, mentre sua madre, Sophie Karsten, era una cantante.

La famiglia si trasferì presto da Stoccolma a Vienna, e Filippo Taglioni assunse il ruolo di insegnante di danza di Marie.

Fin dall’inizio, la formazione di Marie fu rigorosa e impegnativa; suo padre aveva ideali molto alti per la figlia e la sottoponeva a estenuanti sessioni di allenamento, volte a migliorare sia la tecnica che la disciplina.

Nonostante le sfide, il duro lavoro di Marie diede i suoi frutti: a 18 anni debuttò a Vienna, ma il suo successo arrivò solo qualche anno dopo, quando si trasferì a Parigi.

Fu lì che la Taglioni fece il suo debutto al Théâtre de l’Académie Royale de Musique nel 1827, diventando rapidamente una delle più grandi stelle della danza dell’epoca.

Opere e Successi di Marie Taglioni

Il ruolo che consacrò Marie Taglioni come star indiscussa del balletto romantico fu quello di Sylphide nell’omonimo balletto La Sylphide, coreografato da suo padre Filippo Taglioni nel 1832.

La Sylphide racconta la storia di un giovane scozzese, James, che si innamora di una creatura eterea, la silfide, che simboleggia l’ideale irraggiungibile.

Il balletto è intriso di temi tipicamente romantici, come l’amore impossibile e la tensione tra il mondo terreno e quello soprannaturale.

In questo ruolo, Marie Taglioni incantò il pubblico con la sua leggerezza e la sua capacità di danzare sulle punte, una tecnica che all’epoca era una novità.

Anche se non fu la prima ballerina a danzare sulle punte, fu sicuramente la prima a trasformare questa tecnica in un’arte.

La sua capacità di apparire leggera e senza peso, quasi come se stesse volando, divenne uno dei marchi di fabbrica del balletto romantico.

Marie Taglioni è nota soprattutto per il suo ruolo pionieristico nel balletto romantico, ma la sua carriera è costellata di interpretazioni iconiche e collaborazioni che hanno lasciato un segno profondo nella storia della danza.

Ecco alcuni dei suoi principali successi e opere:

  • La Sylphide (1832): Questo è forse il balletto più famoso associato a Marie Taglioni e quello che ha contribuito maggiormente a definirne l’immagine come simbolo del balletto romantico. Coreografato da suo padre, Filippo Taglioni, La Sylphide racconta la storia di James, un giovane scozzese innamorato di una creatura eterea, la silfide, che rappresenta un ideale irraggiungibile. Marie Taglioni interpretò la protagonista, esibendosi in modo tale da apparire quasi sospesa in aria. Questo balletto è ricordato anche per aver stabilito l’uso delle punte come strumento per evocare leggerezza e trascendenza, caratteristica distintiva del balletto romantico.
  • Le Dieu et la Bayadère (1830): Prima di La Sylphide, Taglioni interpretò il ruolo di Nikiya in Le Dieu et la Bayadère, un balletto creato da Filippo Taglioni. Questa produzione la vide esibirsi per la prima volta con elementi soprannaturali e spirituali, anticipando il ruolo che avrebbe poi consolidato in La Sylphide. Il balletto esplora temi di amore, sacrificio e redenzione, con un’ambientazione esotica e un’atmosfera mistica che divennero elementi caratteristici della carriera di Taglioni.
  • Robert le Diable (1831): In questo balletto-opera, Marie Taglioni interpretò il celebre Ballet des Nonnes, un momento particolarmente drammatico dell’opera di Giacomo Meyerbeer. Qui, Taglioni danzò il ruolo di una suora resuscitata, attirando un’enorme attenzione per la sua interpretazione spettrale e inquietante. La sua apparizione come spirito in questo balletto rafforzò ulteriormente la sua immagine di ballerina eterea e incantatrice, consolidando la sua fama come figura associata al soprannaturale.
  • La Fille du Danube (1836): Questo balletto fu un altro successo significativo nella carriera di Taglioni, che interpretava il ruolo di un’eroina tragica, Hélène. La coreografia, creata da suo padre, e la musica di Adolphe Adam contribuirono a fare di La Fille du Danube uno dei suoi lavori più celebrati. La storia segue un tema romantico, con Taglioni che interpreta una giovane donna destinata a morire per amore. Il ruolo metteva in risalto le sue abilità tecniche e il suo stile drammatico, rendendo la sua performance memorabile.
  • Pas de Quatre (1845): Questo balletto è una delle opere più significative della storia del balletto romantico. In Pas de Quatre, Taglioni danzò accanto a Carlotta Grisi, Fanny Cerrito e Lucile Grahn, le altre stelle dell’epoca. Coreografato da Jules Perrot, il balletto celebrava la grazia e il virtuosismo delle quattro più grandi ballerine del tempo, riunite insieme sul palco per un evento unico e irripetibile. L’incontro delle quattro ballerine rappresentò un momento di rivalità e collaborazione, che rimase impresso nella memoria del pubblico e segnò un punto culminante nella carriera di Taglioni.
  • Giselle (1841): Anche se Marie Taglioni non interpretò originariamente Giselle (ruolo che appartiene a Carlotta Grisi), contribuì in modo significativo alla sua fama e popolarità. L’interpretazione della Taglioni nelle successive rappresentazioni di Giselle portò nuova intensità al ruolo. La sua familiarità con il mondo delle creature eteree, come le silfidi e i fantasmi, la rese perfetta per il ruolo di Giselle, che si trasforma in spirito dopo essere morta per amore. La sua versione della protagonista contribuì a cementare il ruolo di Giselle come simbolo di purezza e sacrificio.
  • Le Papillon (1860): Sebbene interpretato nella fase finale della sua carriera, Le Papillon fu un’altra pietra miliare. Creato per sua figlia, l’opera rappresentava una giovane farfalla alla scoperta del mondo. Sebbene Taglioni non avesse più l’età per danzare il ruolo principale, partecipò alla produzione come coreografa e consigliera, mettendo in risalto la continuità della sua influenza sulla danza anche al di là delle sue esibizioni.

Ogni ruolo interpretato da Marie Taglioni è stato un tassello fondamentale nella costruzione del balletto romantico, grazie alla sua capacità di portare il pubblico in mondi onirici e di rendere visibile la linea sottile tra realtà e sogno.

Collaborazioni di Marie Taglioni

Marie Taglioni lavorò con alcuni dei migliori artisti e coreografi del suo tempo.

Oltre a suo padre, che coreografò per lei molti ruoli, collaborò con coreografi come Jean Coralli e Jules Perrot, e si esibì accanto a grandi ballerini come Fanny Cerrito, Carlotta Grisi e Lucien Petipa.

La rivalità tra Taglioni e altre ballerine come Fanny Elssler fu un aspetto importante della scena del balletto romantico e attirò un enorme interesse del pubblico.

Nel 1845, Taglioni partecipò a uno degli eventi più significativi della storia della danza: il Pas de Quatre, un balletto coreografato da Jules Perrot, in cui apparvero le quattro più grandi ballerine dell’epoca, inclusa la Taglioni stessa.

Il Pas de Quatre divenne un simbolo della gloria del balletto romantico e fu uno dei momenti più iconici della carriera della Taglioni.

Marie Taglioni ha collaborato con alcuni dei più celebri coreografi, compositori e ballerini del suo tempo, contribuendo a dare forma all’epoca romantica del balletto.

Ecco alcune delle sue collaborazioni più significative:

  • Filippo Taglioni: La collaborazione più importante e duratura di Marie è stata con suo padre, Filippo Taglioni, che ha svolto un ruolo cruciale nella sua formazione e nella sua carriera. Filippo non solo l’ha allenata, ma ha anche coreografato molti dei ruoli più iconici di Marie, tra cui La Sylphide e La Fille du Danube. La loro relazione professionale era caratterizzata da una dedizione intensa e da una visione comune per il balletto romantico, che Filippo plasmò per mettere in risalto le qualità uniche della figlia.
  • Jules Perrot: Taglioni collaborò con Jules Perrot, uno dei coreografi più rinomati dell’epoca, famoso per la sua abilità nel creare ruoli che esaltavano la tecnica e l’espressività dei danzatori. Una delle loro collaborazioni più celebri fu Pas de Quatre (1845), in cui Perrot riunì le quattro più grandi ballerine del tempo: Taglioni, Carlotta Grisi, Fanny Cerrito e Lucile Grahn. Il balletto, privo di trama, metteva in risalto l’abilità delle ballerine attraverso una serie di assoli e danze corali, consolidando la loro fama e celebrando la loro arte.
  • Giacomo Meyerbeer: Taglioni collaborò con il compositore Giacomo Meyerbeer nell’opera Robert le Diable (1831), in cui interpretò il celebre Ballet des Nonnes. La musica di Meyerbeer si adattava perfettamente all’interpretazione drammatica di Taglioni, e il balletto contribuì a portare un’aura di misticismo al suo personaggio. Questa collaborazione rafforzò l’immagine di Taglioni come danzatrice eterea e ispirò molte delle sue interpretazioni successive in ruoli sovrannaturali.
  • Adolphe Adam: Taglioni danzò in diversi balletti con musiche di Adolphe Adam, uno dei compositori più influenti del balletto romantico. La loro collaborazione più significativa fu probabilmente La Fille du Danube (1836), in cui Taglioni interpretava una giovane donna in lotta contro un destino tragico. Adam, noto per le sue melodie liriche, compose una colonna sonora che permetteva a Taglioni di esprimere tutta la sua sensibilità artistica, combinando dramma e leggerezza.
  • Lucien Petipa: Marie Taglioni danzò spesso con Lucien Petipa, uno dei più celebri ballerini del tempo e fratello del celebre coreografo Marius Petipa. La loro collaborazione sul palco era ben apprezzata dal pubblico, e i due formarono una coppia memorabile in numerosi balletti. La loro intesa e la loro tecnica raffinata contribuirono a rendere le loro esibizioni indimenticabili e furono spesso lodati per la loro abilità nell’interpretare ruoli romantici e intensi.
  • Carlotta Grisi, Fanny Cerrito e Lucile Grahn: Sebbene non fossero collaboratrici nel senso tradizionale, Taglioni danzò accanto a Carlotta Grisi, Fanny Cerrito e Lucile Grahn in Pas de Quatre. Questo balletto rappresentò non solo una celebrazione della danza, ma anche un incontro tra le più grandi stelle dell’epoca. Le quattro ballerine erano considerate rivali, eppure condivisero il palco con armonia e grazia, offrendo al pubblico una rappresentazione storica e consolidando il balletto romantico come espressione di virtuosismo e bellezza.

Queste collaborazioni non solo definirono la carriera di Marie Taglioni, ma contribuirono a plasmare l’intero panorama della danza romantica, mettendo in luce l’importanza dell’interazione tra musica, coreografia e interpretazione nell’arte del balletto.

Il Lascito di Marie Taglioni

L’influenza di Marie Taglioni si è estesa ben oltre il suo tempo.

La sua interpretazione in La Sylphide ha stabilito il paradigma per le future generazioni di ballerine, consolidando l’importanza della danza sulle punte e portando una nuova sensibilità alla scena del balletto.

Lo stile etereo e sognante che Marie Taglioni incarnava divenne il simbolo del balletto romantico, che cercava di esprimere emozioni profonde e trascendere la realtà.

Dopo il suo ritiro, Marie Taglioni rimase attiva nel mondo della danza, insegnando e promuovendo il balletto.

Lavorò anche come maestra di ballo presso il Teatro Imperiale di San Pietroburgo e contribuì a formare una nuova generazione di ballerini.

Taglioni non solo influenzò la tecnica, ma anche la cultura del balletto, spingendo per l’elevazione della danza a forma d’arte di alto livello.

Oggi, La Sylphide è ancora rappresentato, e la figura di Marie Taglioni continua a essere celebrata come pioniera e innovatrice.

La sua dedizione, la sua abilità tecnica e la sua visione artistica hanno trasformato la danza e l’hanno portata in una nuova era.

Marie Taglioni rimane un’icona, il cui nome è sinonimo di balletto romantico e di danza sulle punte.

Stile di Marie Taglioni

Marie Taglioni è riconosciuta per aver introdotto e reso popolare uno stile di danza che incarnava gli ideali romantici dell’epoca, caratterizzato da leggerezza, eterea grazia e grande espressività.

Il suo approccio alla danza ha influenzato non solo le esibizioni, ma anche il modo in cui il balletto romantico veniva insegnato in ogni scuola di danza, formando un’eredità che perdura ancora oggi.

Ecco i principali elementi distintivi del suo stile:

  • Danza sulle punte: Anche se non è stata la prima ballerina a danzare sulle punte, Marie Taglioni è accreditata per aver portato questa tecnica a un nuovo livello di raffinatezza e popolarità. Per lei, danzare sulle punte non era solo una dimostrazione di abilità tecnica, ma un modo per esprimere leggerezza e fluttuazione, creando l’illusione che il suo corpo fosse sospeso in aria. Questo elemento distintivo divenne parte integrante dell’estetica del balletto romantico e ispirò molte altre ballerine, consolidandosi come una delle tecniche fondamentali delle scuole di danza dell’epoca e successive.
  • Movimenti fluidi e continui: Lo stile di Taglioni si caratterizzava per i movimenti morbidi e fluidi, che contribuivano a dare alla sua danza un aspetto quasi soprannaturale. Evitava movimenti rigidi o eccessivamente marcati, preferendo passaggi continui che si collegavano l’uno all’altro in modo armonioso. Questo conferiva alle sue performance una qualità onirica, che evocava il mondo fantastico e sfuggente delle creature soprannaturali spesso rappresentate nei balletti romantici.
  • En-dehors e port de bras eleganti: Taglioni prestava particolare attenzione all’uso dell’en-dehors (la rotazione delle gambe verso l’esterno) e ai port de bras (movimenti delle braccia). I suoi port de bras erano lenti, aggraziati e ben definiti, progettati per enfatizzare la delicatezza e la purezza del movimento. Il suo uso dell’en-dehors contribuiva a rendere ogni posizione delle gambe aperta ed espansiva, donando maggiore eleganza alle sue pose e alle sue transizioni.
  • Esplorazione del soprannaturale: Molte delle opere interpretate da Marie Taglioni esploravano temi soprannaturali e immaginari, come La Sylphide, in cui interpretava una creatura eterea. La sua abilità nel rappresentare queste figure ultraterrene era unica, e Taglioni utilizzava il suo stile per creare una connessione visibile con il mondo dell’invisibile. Il suo stile, fatto di movimenti delicati e fluttuanti, divenne emblematico della sua capacità di evocare un senso di mistero e magia.
  • Attenzione ai dettagli e precisione tecnica: Anche se sembrava danzare con una leggerezza naturale, la Taglioni era nota per la sua attenzione meticolosa alla tecnica e alla precisione dei dettagli. I suoi movimenti erano eseguiti con grande controllo, senza mai perdere la fluidità. Questa attenzione ai dettagli richiedeva un’enorme disciplina, sia nelle prove che nelle esibizioni, e si rifletteva anche nel suo approccio all’insegnamento. Nelle scuole di danza, la precisione e la pulizia del movimento sono diventati principi chiave ispirati dallo stile di Taglioni.
  • Espressione emotiva: Una delle caratteristiche più celebrate dello stile di Marie Taglioni era la sua capacità di trasmettere emozioni profonde attraverso la danza. Non si limitava a eseguire passi tecnicamente perfetti, ma li infondeva di sentimento e intensità, rendendo le sue performance particolarmente toccanti. La Taglioni sapeva come utilizzare il viso, gli occhi e persino il respiro per esprimere il pathos, cosa che conferiva al suo stile una dimensione drammatica che andava oltre la semplice esecuzione tecnica.
  • Minimalismo e purezza del costume: Contrariamente alle tradizioni barocche precedenti, Marie Taglioni adottò un approccio minimalista nel costume, prediligendo abiti semplici e leggeri che accentuavano la fluidità dei suoi movimenti. Il classico tutù bianco, che divenne il simbolo del balletto romantico, è in gran parte attribuito a lei. La semplicità del costume permetteva alla purezza del movimento di emergere senza distrazioni, enfatizzando la delicatezza e la raffinatezza della sua danza.
  • Influenza sulle scuole di danza: Lo stile di Marie Taglioni ha influenzato profondamente l’insegnamento della danza classica, specialmente nelle scuole di danza in Francia e in Russia, dove ha trascorso parte della sua carriera. Le sue tecniche sono state integrate nei programmi di formazione, dove venivano insegnati sia la precisione tecnica che l’espressività emotiva, basandosi sul modello di Taglioni. L’enfasi sulla leggerezza, il port de bras elegante e il controllo del movimento è ancora oggi parte integrante del curriculum di molte scuole di danza classica in tutto il mondo.

Il contributo di Marie Taglioni ha creato uno stile di danza che continua a influenzare il balletto classico, con una combinazione unica di grazia, tecnica e sensibilità artistica che ha ispirato generazioni di ballerine e insegnanti.