Empatia nel ballo
Molte persone iniziano a danzare come fuga da una classica routine quotidiana, ignorando che il ballo le accompagnerà in un lungo percorso di apprendimento motorio ma anche in una continua sensibilizzazione empatica.
Iniziare ad apprendere qualcosa di così bello ed al contempo intricato e soddisfacente come il ballo, può essere per molte persone una salvezza a livello sociale, soprattutto perché l’empatia verrà molto spesso ricambiata.
Tanti bambini sperimentano il bullismo dentro e fuori le mura scolastiche, questo perché non esistono degli strumenti validi di screening per queste situazioni e, spesso, gli insegnanti delle scuole istituzionali preferiscono voltarsi dall’altra parte.
In una classe di danza per bambini (o per adulti) questo è più difficile che avvenga, poiché l’unica persona che può “bullizzare” qualcuno è il maestro stesso, chiaramente in maniera sempre costruttiva e mai distruttiva (il maestro quando è severo, lo fa per il bene dell’allievo).
Nessuno in una classe di danza si arroga il diritto di denigrare il prossimo.
Molti studenti, soprattutto all’inizio, hanno difficoltà ad andare d’accordo tra di loro a causa della loro natura introversa e della incapacità di leggere i segnali sociali.
A tutto questo può accorrere in aiuto la didattica della danza.
La missione del corso di ballo è dimostrare che tutti possono essere eccellenti in qualcosa, spesso questo avviene in maniera egregia.
In particolare quando una volta imparata un po’ di tecnica, la si mette in scena col proprio gruppo attraverso incredibili esibizioni di danza.
Questo oltre ad apportare grandi soddisfazioni, apre le menti ed i caratteri introversi delle persone che vi partecipano, determinando a livello di gruppo, un successo ed un affiatamento incredibili.
Una situazione di questo tipo, può in seguito ispirare a diventare ballerini professionisti o addirittura insegnanti di danza.
Ci sono testimonianze di molti coreografi, che nella costruzione della loro carriera artistica personale, hanno beneficiato in molte aree di studio, acquistando nel tempo una fiducia adeguata per intraprendere la loro professione al meglio.
Questo avviene e può essere utile socialmente per tutte le persone, sia per quelle che detestano un contesto sociale nel quale sono forzatamente inserite, sia per quelle che generano a loro insaputa queste brutte atmosfere.
- Insomma, la danza è un’attività che andrebbe bene per allietare l’animo sia delle vittime che dei carnefici, generando così un Mondo migliore.
- Ballare è anche un passatempo meraviglioso per integrare i bambini di vari background socio economici, razziali e religiosi.
I bambini imparano a trattarsi l’un l’altro con maggiore rispetto e comprensione mentre cooperano per raggiungere obiettivi comuni e condivisi legati alla danza.
Varie ricerche hanno decretato, grazie alle testimonianze degli insegnanti delle scuole di danza, che c’è stato un notevole aumento della capacità degli allievi di cooperare come risultato finale del ballare insieme.
Altri studi riferiscono che i molti adolescenti che praticano danza, di conseguenza accettano le persone più facilmente e nutrono un tipo di vita sociale migliore.
I bambini collaborano per raggiungere obiettivi condivisi, come portare a termine una piccola coreografia impartita dal maestro o una serie di azioni; le loro esperienze condivise in classe li uniscono sempre più, attraversano modelli sempre più complessi.
Al contempo, esistono situazioni in cui i problemi incontrati da un bambino non hanno nulla a che fare con il cattivo comportamento degli altri componenti del corso, ma nascono dagli stessi soggetti, soprattutto quando un bambino ha troppa energia non rilasciata o iperattività nascoste.
Per questi ultimi soggetti, ovvero per i bambini iperattivi, la danza offre un migliore controllo, una migliore coordinazione e la possibilità di incanalare quell’energia in modo diversificato e in maniera molto più sana.
Il processo per migliorare e svolgere compiti che in precedenza erano ritenuti irraggiungibili, può avere un impatto significativo sul modo in cui le persone vedono se stesse.
- Le capacità di un bambino di entrare in empatia col suo prossimo, possono essere fortemente influenzate dalla musica stessa, o dai vari tipi di esercizi che il docente propone a lezione.
Altri studi di settore hanno oltremodo dimostrato che i piccoli, attraverso esercizi contenenti molteplici aspetti musicali, hanno ottenuto risultati notevolmente migliori nelle valutazioni dell’empatia.
Ciò avviene soprattutto rispetto ai bambini che hanno partecipato ad esercizi privi elementi musicali.
Infine la danza incoraggia i giovani anche a livello di fiducia in loro stessi e negli altri, a sentirsi più a loro agio con il proprio corpo e con il modo in cui si muovono, soprattutto se la lezione si conclude con un’esibizione di gruppo, o con uno scambio di nozioni pratiche tra allievi con l’esecuzione dei diversi movimenti acquisiti.