CHANGO’
Santa Barbara, nel Palo Monte, è 7 Rayos.
La palma è il suo rifugio e trono.
Dio del fuoco, della musica, del tuono e delle saette, della polvere da sparo, signore dei tamburi suonanti, abilissimo in battaglia tanto da essere alla pari con il dio della guerra Oggun, sputa lingue di fiamme e brucia la terra dove cammina con tanto di fumo dai piedi.
E’ il dio più bello, voluto da tutte le donne, simboleggia la virilità, la fertilità e la vita, per questo è letteralmente terrorizzato dai morti.
Se Changò non avesse paura dei defunti risulterebbe invincibile:
Dinnanzi ad essi, invece, fugge impaurito!
Ama molto la festa ed il bere, ama la musica dei tamburi ed è un ribelle sempre pronto alla rissa, sempre in cerca di avversari degni ed alla ricerca di spada e sangue.
Ammalia tutte le donne servendosi del potere segreto del fiore del flamboyan ed è riconosciuto soprattutto per essere il più abile amante tra gli Orishas.
Le sue armi preferite sono l’ascia bipenne, la spada ricurva e la spada dritta, i suoi strumenti sono sei pietre, una bandiera rossa ed un calice.
Ha un ricettacolo intagliato dal legno di cedro, spesso colorato di rosso e bianco e spesso avente una forma che richiama un castello.
Il suo collare è di perline rosse e bianche:
Rosso per richiamare il fuoco, la passione ed il sangue, bianco perché nasconde anche purezza essendo figlio di Obatalà.
Punisce attraverso l’utilizzo del fuoco, provoca le ustioni, si serve anche delle scariche elettriche e punisce anche attraverso il suicidio.
Il suo giorno è il venerdì dove lo si celebra, ed il quarto giorno di ogni mese, mentre la sua grande celebrazione avviene ogni 4 dicembre, il giorno di Santa Barbara.