Innovazione musicale Europea e nascita del Musical Americano
Dai primi decenni del Novecento tutti i musicisti, danzatori e compositori Russi dominano interamente l’ambito del balletto classico.
Questo è un importante snodo storico ed artistico che porterà alla nascita di compositori d’avanguardia come Alexander Borodin, o ancor più di spicco, il grande Igor Stravinskij, il quale grazie alla inequivocabile energia ribelle ed innovativa della sua musicalità, forza le barriere instaurate dalle situazioni delle rappresentazioni drammaturgiche che ammantavano ai tempi il passato del balletto.
Riesce così a migliorare la situazione sperimentale, introducendo per la prima volta il fattore dell’atonalità all’interno della composizione, assieme a complicanze timbriche e di ritmo, seguite così infine da una libertà musicale ed orchestrale pressoché assoluta, decretando nei confronti della danza rappresentativa da spettacolo una profonda deviazione verso la linea più contemporanea.
Tutta questa grande innovazione musicale europea sarà di pari passo con la tanto acclamata nascita del musical americano che analizzeremo nei prossimi paragrafi.
Da qui nascono ad esempio dei barlumi ideologici di nuove danze sperimentali che col tempo si trasmutano nell’accademia moderna e contemporanea.
Fu quindi proprio la musica, la base dalla quale poi di conseguenza nacque la rottura del ballo nei confronti dei rigidi schemi del classico, il tutto in propensione verso una nuova gamma di movimenti del tutto rivoluzionari e mai visti prima da nessun pubblico.
Sempre da questo parte una nuova concezione della danza per l’appunto vista dal pubblico, che inizierà a scindere in modo definitivo e molto più marcato, l’arte dal divertimento.
Verso il concetto di intrattenimento tra Musical e le danze popolari americane
Nello stesso periodo storico in America, per soddisfare i fabbisogni essenziali di base dell’intrattenimento popolare delle classi meno abbienti, ecco che nasce il Musical Comedy (oggi semplicemente conosciuto come “Musical”), un tipo di costrutto simbiotico tra danza contemporanea, recitazione, musica e canto, ancora oggi molto utilizzato nella maggior parte dei teatri del Mondo tramite opere che prendono spunto o si ispirano, in particolare a molti film del passato, oppure ad opere classiche contemporanee o anch’esse storiche.
Tra i principali compositori appassionati di musiche folkloriche afro americane o dei nativi americani che diedero vita al filone dei Musical, ritroviamo i nomi di George Gershwin e Leonard Bernstein.
Non solo Musical, perché gli anni 20’ a causa della pesante repressione psico-sociale che esisteva al tempo (rincarata anche da fenomeni come il proibizionismo), decretarono in America un enorme riversamento creativo persino all’interno del ballo popolare.
Nacquero così in America danze popolari di forte impatto provocatorio, di rivalsa per un recupero repentino del desiderio collettivo di divertimento come il Charleston, il Fox-trot, il Tip tap ed il molto ballato Boogie Woogie.
Poco dopo la Seconda Guerra Mondiale, ecco che la musica popolare americana si arricchisce ulteriormente grazie all’afflusso dei nuovi ritmi cubani (mambo, cha cha cha, rumba), che aiutano ad amplificarne ogni dettaglio, in particolare per quanto riguarda alcune colonne sonore hollywoodiane destinate ad un pubblico eterogeneo e di massa.
Il Musical
Il Musical è un genere rappresentativo teatrale che si sviluppa negli U.s.a. verso gli inizi del Ventesimo secolo, esso è da considerarsi come una sorta di forma teatrale ma destinata all’intrattenimento di un pubblico più vasto, di stampo globale.
Ideato per consentire anche agli immigrati che ancora non parlavano inglese di partecipare comunque ad uno spettacolo dal vivo a teatro e divertirsi attraverso musica, recitazione, canto e ballo.
Il Musical possiede ai suoi primordi un tipo di impatto visivo e strutturale senza precedenti, il quale invoglia ogni classe sociale ad avvicinarsi a questo genere, per nulla rigoroso, selezionatore di pubblici esigenti o difficoltoso da intendere nel suo complesso, rispetto agli spettacoli di danza di un tempo, ideati per classi sociali aristocratiche e dai contenuti alquanto colti, a volte fin troppo complessi dal punto di vista culturale.
Questo genere di rappresentazione più soft, racchiudeva nella sua struttura semplici storie comiche, allegre, spensierate o romantiche dal lieto finale, piccoli affreschi del grande sogno americano immaginabile dalla collettività (dava alla gente ciò che la gente si aspettava di vedere, un po’ come oggi succede per alcune tipologie di film hollywoodiani commerciali).
Con l’avvento della cinematografia, il Musical si spinge oltre ogni limite di concezione e di fantasia, mescolandosi con la finzione cinematografica e assumendo una forma coreografica di massa mai vista in passato, riuscendo ancor più di prima ad ottenere un consenso totale del pubblico americano.