OGGUN
San Giacomo apostolo, San Pietro e San Michele arcangelo; nel Palo Monte si chiama Sarabanda.
Signore dei metalli e delle fucine, vive nella montagna e nelle fucine.
Il suo ricettacolo è un paiolo colmo di incudini, martelli, chiodi, stiletti, coltelli, forbici e catene.
E’ sempre in guerra con Changó perché questo gli rubò la moglie Oyà, signora del vento e della scintilla.
Amante di Ochún e di Yemayà, più umano che divino, è il simbolo delle inquietudini, delle fatiche e delle passioni dell’uomo.
Sparge sangue a fiotti e si ubriaca di aguardiente per dimenticare, è coraggioso, turbolento e sospettoso.
Vive furente, non è mai stato felice.
Il suo collare è fatto con conterie nere e verdi alternate: nere per la morte e la tristezza, verdi per la montagna dove vive.
Oggún, insieme ad Eleggua, Ochosi ed Osun fa parte degli orisha guerrieri e castiga con la morte solitaria. Lo si venera il martedì ed il 4 di ogni mese.