Salsa Cubana Milano: la Timba
Le Danze Folkloriche Afro-Latino-Americane
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ToggleLa Salsa Cubana si può chiamare Timba?
Ciò che oggi prende il nome di Timba, per esempio la musica salsera suonata da orchestre come NG La Banda, i Los Van Van e la Orquesta Revè da più di 30 anni, o da Havana De Primera oggi, un tempo non era chiamata in questo modo.
L’utilizzo del termine “Timba” per indicare a Cuba la musica popolare che si poteva ballare, nasce verso la fine degli anni 90′.
Un tempo, prima di chiamarsi “Timba” questo stile di ballo e corrente musicale venne chiamato con altri nomi, anche perché era suddiviso a sua volta in altre forme e stili un poco più antropomorfi e suoi stessi “antenati”: Son tradizionale, salsa, salsa dura o più semplicemente musica ballabile.
Questo soprattutto per mancanza di un termine più moderno ma specialmente per il suo parallelismo con la salsa all’esterno di Cuba.
Bisogna perciò strutturare in maniera più capibile il vero significato dei vari nomi:
La musica ballabile popolare, è un termine generico di provenienza cubana e sta ad indicare tutto quello che a livello folklorico popolare, potesse essere utilizzato per la Danza, dai più antichi danzón e mambo, per poi giungere alla salsa, includendo anche stili fuori contesto territoriale come il tango Argentino ed il Merengue.
Nello svolgimento dei corsi di salsa cubana a Milano potrete conoscere ed interagire con tutti gli antichi balli Folklorici, che nel corso dei secoli, diedero vita a tutto quello che oggi viene riconosciuto come ballo latino americano.
Partendo dalla parte musicale per giungere infine al ballo vero e proprio, Claudio Giovenzana insegnante di salsa a Milano presso Phoenix a.s.d. vi guiderà attraverso questo fantastico mondo!
Nel nuovo contesto sociale cubano, solitamente questa musica ballabile sta a significare nello specifico la “musica per ballare” di stampo contemporaneo, il cui stile più famoso è per l’appunto la timba.
Questa musica possiede un ampio margine di contestualizzazione interrazziale, ma purtroppo è ancora vista da alcuni, come la musica ricreativa proveniente (come in passato) dai neri e dalla gente povera racchiusa nella bassa classe sociale.
Questo perché per tutto il suo percorso artistico, la Timba che in origine (o meglio il suo antenato) si chiamava “Son” ha attinto il suo stile e genere musicale da quello afro-cubano.
Questo tipo di “Salsa lenta” è stata fatta nascere per lo più da musicisti di colore, ed a sua volta, apprezzata da utenti di colore.
Anche se ad oggi è considerata comunque patrimonio artistico nazionale, emblema di una fusione tra cultura africana e cultura spagnola, il Son venne inizialmente associato, con il malessere della società e con il mondo marginale e criminale.
Venne quindi in un primo momento non voluto, per poi essere invece integrato ed utilizzato dalla borghesia di fascia alta degli anni 30′.
Nella sua antica forma primordiale, composta da pochissimi strumenti musicali (un massimo di 5/6 elementi), il Son Tradizionale è entrato in un lieve declino appena dopo gli anni 30′, ma ha comunque continuato imperterrito ad esercitare un’influenza molto forte, particolarmente su tutti gli stili di musica ballabile cubana che lo succederono.
Basti pensare che ancora oggi il Son viene integrato ed insegnato nella maggior parte delle scuole di salsa di tutto il Mondo, come succede anche alla Phoenix a.s.d.
Da dove nacque il termine Salsa per indicare la musica ballabile popolare
Salsa è invece il termine attribuito a un tipo di musica ballabile nata tra la fine degli anni 60′ e l’inizio degli anni 70′ nella zona di insediamento portoricano di Harlem a New York.
Quindi è assolutamente vero, la prima salsa è nata a N.Y., ma è anche si verissimo che nel corso della sua metamorfosi e della sua esistenza, questo genere di musica popolare è stata perennemente oggetto di innumerevoli discussioni.
Dibattiti spesso riguardo le sue reali origini ed il suo vero rapporto con la vecchia musica cubana.
Oggi tutti i più grandi studiosi di storia musicale, artisti, musicisti e persino ballerini, concordano che la salsa internazionale si sia sviluppata a partire dalla struttura del ceppo originario del famoso son tradizionale cubano.
Per effettuare la sua completa trasformazione in Salsa, col tempo il Son tradizionale incorpora influenze musicali di ogni sorta e stile, derivate da altre correnti musicali latino-caraibiche, dal jazz ed anche dal rock o dalla musica soul, fino a diventare uno stile moderno ed internazionale: la Salsa.
Oggi la salsa è conosciuta e prodotta in tutti i paesi sud americani ed in molti paesi Europei ed Americani.
La sua diffusione è arrivata persino in Giappone e Cina dove molte band locali si cimentano nella riproduzione di questo genere musicale.
Contrariamente a ciò che viene più logico credere, la salsa non è quindi un’idea al 100% cubana, ma una rivisitazione e rielaborazione creata da artisti portoricani, che vivevano negli u.s.a. al momento del concepimento, tutto questo chiaramente in parallelo ad un prototipo musicale cubano.
All’inizio degli anni 80′ la Salsa ha subito un vero e proprio exploit Mondiale, il quale fu la ragione di origine, dell’offesa arrecata alle istituzioni artistiche e culturali cubane.
Nel senso che Cuba si sentiva in questo periodo defraudata di un suo antico prodotto artisticamente patrimoniale, bollando così la Salsa nata a New York o comunque fuori da Cuba, come un’espropriazione diretta della musica nazionale.
Ad ogni modo la Salsa era talmente genuina, bella, ritmata e coinvolgente che rendeva il tutto molto più passionale, fu proprio per questo, che sia per influenza stilistica e che per quella culturale, per motivi legati a questioni commerciali, il termine “salsa” venne utilizzato ufficiosamente da quel momento, anche per la musica ballabile all’interno di Cuba.
Fu solo alla fine del decennio degli anni 90′, che i musicisti cubani vollero adottare un termine nuovo e differente, che distaccasse il più possibile il paragone identificativo della loro musica, con quello della salsa, così nacque il termine: “Timba”.
Razionalizzando una situazione un poco contorta:
La Timba è perciò il Son uscito da Cuba, trasformato in Salsa, rientrato in Cuba e chiamato con un altro nome, per differenziarlo dalla Salsa al di fuori di Cuba.
Resta il fatto che tutt’oggi molti artisti cubani in circolazione, non aiutino i neofiti ascoltatori o ballerini di salsa, causandone la perdita di orientamento.
Questo proprio per il fatto che chiamano la musica ballabile cubana, con una varietà di nomi differenti tra loro (anche da Salsa o Timba).
Alcuni musicisti infatti sono stati spinti a mantenere il nome tradizionale più antico ed autentico:
“Il Son” in modo da mantenere una continuità col passato ed in modo di far capire esattamente al consumatore cosa sta ascoltando.
Chi sono i Santi “Orishas” e che cosa è la Santeria Cubana?…
La musica e le danze folkloriche della cultura popolare Cubana, sono tutte di discendenza africana, devono molto della loro esistenza, alla grande connessione con le danze e le musiche loro antenate, provenienti dalle antiche religioni Africane.
Questi credi religiosi, furono Importati nelle isole delle Antille durante il periodo della tratta dei neri e sincretizzate con le religioni Europee dei loro schiavisti.
Questa mescolanza di culture, di usanze e di religioni, diede vita ad una nuova rivisitazione globale dello stato culturale, ma soprattutto religioso, della società Africana su un nuovo territorio sconosciuto.
Nel caso della religione, tanta fu la confusione e la fusione da trasmutare persino i nomi, i colori e le storie dei santi, che componevano in passato questa vastissima religione.
Basti pensare che solo una piccola percentuale, circa 40 di questi Santi oggi è presente e venerata in paesi come Cuba o in Brasile, di questi 40, solo una ventina realmente conosciuti dalla maggior parte della popolazione.
Mentre in Africa, nei paesi di origine come la Nigeria, il Benin, il Togo e la Sierra Leone, queste divinità arrivavano a contare circa 2000 entità.
SCOPRI DI PIU’ SULLA SANTERIA:
Qui sotto il link per scoprire che cos’è la “SANTERIA CUBANA”, la pagina con all’interno alcune delle divinità oggi presenti nei territori Caraibici, racchiusi all’interno del golfo del Messico ed anche in Brasile, aventi come contaminazione religiosa la radice Afro-Yoruba.