August Bournonville (1805)
August Bournonville, nato il 21 agosto 1805 a Copenaghen, è considerato uno dei coreografi e maestri di balletto più influenti della storia della danza.
Indice dei Contenuti
ToggleIl suo lavoro ha definito uno stile unico nel mondo del balletto e ha lasciato un’eredità duratura che continua a ispirare danzatori e coreografi di tutto il mondo.
Il contributo di Bournonville si estende ben oltre i confini della sua Danimarca natale, influenzando profondamente la tecnica e la filosofia del balletto classico.
Vedremo ora la vita, la formazione artistica, lo stile, le collaborazioni, le coreografie e il lascito artistico di August Bournonville.
August Bournonville visse una vita ricca e complessa, piena di viaggi, sfide personali e momenti di profonda ispirazione artistica.
Ecco alcuni aspetti meno noti e affascinanti della sua vita che aiutano a completare il quadro del suo carattere e della sua carriera.
Le Origini Franco-Danesi di August Bournonville e il Forte Legame con la Danimarca e del padre Antoine
Anche se August Bournonville è considerato uno dei più grandi artisti danesi, le sue origini sono francesi.
Suo padre, Antoine Bournonville, emigrò dalla Francia per lavorare come coreografo presso il Teatro Reale Danese di Copenaghen.
Antoine (padre di August) era un danzatore e coreografo di talento, e il suo trasferimento in Danimarca rappresentò una transizione culturale significativa che influenzò anche la formazione artistica e l’identità di August.
Bournonville mantenne comunque un legame con la cultura francese e ritornò spesso a Parigi per seguire le novità nel balletto e perfezionare le sue abilità.
Il Periodo a Parigi: Un Giovane Ambizioso tra Grandi Artisti
Durante il suo soggiorno a Parigi, August Bournonville entrò in contatto con il mondo del balletto romantico e assistette alle esibizioni di artisti leggendari come Marie Taglioni.
L’epoca romantica vedeva l’introduzione di nuovi elementi nel balletto, come il concetto di soprannaturale, l’enfasi su storie d’amore impossibili e l’uso delle punte per rappresentare personaggi eterei.
Bournonville prese ispirazione da questi cambiamenti e li portò in Danimarca, cercando di fondere questi elementi con la tecnica classica, creando così una danza espressiva, accessibile e radicata nella tradizione.
Il Ritorno in Danimarca e le Difficoltà Politiche
Al suo ritorno in Danimarca, Bournonville ottenne una posizione stabile come coreografo presso il Teatro Reale Danese, ma non fu sempre ben accolto dalla comunità teatrale.
All’inizio della sua carriera, il Teatro Reale era dominato da una forte tradizione germanica, e Bournonville, con le sue radici francesi e le influenze parigine, era visto come un estraneo.
Nonostante questi ostacoli, Bournonville riuscì a distinguersi e a creare una propria scuola di danza.
La sua carriera fu anche segnata dalle tensioni politiche che caratterizzarono il periodo.
Nel 1848, la Danimarca attraversava una serie di conflitti che culminarono in una guerra civile.
Anche se non prese parte attivamente alla politica, Bournonville si trovò immerso in un ambiente in cui la cultura e l’arte erano fortemente influenzate dagli eventi del tempo.
La danza, in quel contesto, era vista come un modo per unire il paese, e Bournonville contribuì a rafforzare l’identità culturale danese attraverso il suo lavoro.
Una Filosofia di Vita Basata sulla Fede e la Disciplina
Bournonville era profondamente religioso, una caratteristica che influenzò il suo lavoro e la sua visione della vita.
Era luterano e credeva che la danza fosse una forma di elevazione spirituale.
Scrisse diversi saggi sulla danza e sulla filosofia dell’arte, nei quali spiegava che il ballerino doveva essere sia tecnicamente impeccabile sia spiritualmente sincero.
La sua fede e il suo rigore morale lo resero noto per essere un insegnante severo e disciplinato, che richiedeva ai suoi allievi un impegno totale.
Credeva anche nella danza come veicolo di gioia e positività, in contrasto con il balletto romantico dell’epoca, che spesso esplorava temi di tragedia e sofferenza.
Questa filosofia si riflette nella sua coreografia, che evita toni cupi e preferisce rappresentare la felicità, l’amore e la bellezza della vita quotidiana.
Il Viaggio in Italia e l’Ispirazione per “Napoli”
Uno degli episodi più significativi della vita di Bournonville fu il viaggio in Italia nel 1830, che ispirò il balletto “Napoli”.
Durante il suo soggiorno a Napoli, rimase affascinato dalla vitalità della gente e dalle tradizioni locali.
Era particolarmente colpito dalla bellezza e dalla gioia di vivere degli italiani, che trovava in netto contrasto con la cultura nordica.
Al ritorno in Danimarca, volle immortalare quell’atmosfera solare e vibrante nel balletto, che divenne una delle sue opere più amate.
“Napoli” rappresenta la celebrazione della vita e dell’amore, ambientata in un vivace porto italiano. L’opera è ancora oggi una delle più rappresentate del repertorio Bournonville.
Problemi di Salute e la Fine della Carriera
Durante gli ultimi anni della sua carriera, August Bournonville soffrì di problemi di salute che limitarono le sue capacità di danzare e coreografare.
A un certo punto, fu costretto a lasciare il Teatro Reale a causa di conflitti con l’amministrazione, ma tornò più tardi per dirigere la compagnia e per continuare a insegnare il suo stile.
Nonostante le difficoltà fisiche, continuò a insegnare e a trasmettere la sua filosofia ai giovani danzatori, lasciando un’eredità che vive ancora oggi.
La Scrittura e il Desiderio di Lasciare un Trattato
Verso la fine della sua vita, Bournonville si dedicò alla scrittura e lasciò numerosi testi in cui descriveva la sua filosofia della danza.
Tra questi, “Etudes Chorégraphiques” (Studi Coreografici) è un’importante opera didattica in cui descrive la tecnica Bournonville e le sue riflessioni sulla formazione dei danzatori.
Era convinto che la danza dovesse essere trasmessa non solo attraverso la pratica, ma anche tramite la teoria.
Questo approccio fece di lui uno dei pochi coreografi dell’epoca a lasciare una documentazione scritta della propria tecnica.
Un Lascito Culturale e Nazionale
Bournonville è una figura chiave nel patrimonio culturale danese e fu un promotore della cultura nazionale danese attraverso l’arte del balletto.
Il suo stile, il suo metodo e le sue coreografie rappresentano un elemento unico e distintivo della tradizione culturale della Danimarca.
Ancora oggi, la Royal Danish Ballet School porta avanti la tradizione Bournonville, e i suoi balletti fanno parte del repertorio della compagnia.
Il “Bournonville Festival”, che si tiene periodicamente a Copenaghen, celebra la sua vita e il suo contributo all’arte della danza, attirando artisti e appassionati da tutto il mondo.
Questo evento permette alla tradizione di vivere e di essere apprezzata dalle nuove generazioni, che continuano a scoprire e a portare avanti l’arte e la filosofia di August Bournonville.
La vita di August Bournonville è stata dedicata alla danza in tutte le sue forme.
Le sue esperienze internazionali, le sue sfide personali, il suo profondo legame con la cultura danese e la sua fede hanno contribuito a formare una figura complessa e affascinante.
Non solo ha lasciato un’impronta artistica, ma ha anche trasmesso una filosofia di vita basata sulla disciplina, sull’amore per l’arte e sulla celebrazione della bellezza della vita.
La sua eredità è oggi viva nei teatri e nelle scuole di danza, che continuano a eseguire e a studiare le sue opere, mantenendo intatta la sua visione unica del balletto.
Formazione Artistica di August Bournonville
August Bournonville nacque in una famiglia con profonde radici nel mondo della danza.
Suo padre, Antoine Bournonville, era un noto ballerino e coreografo francese che si trasferì a Copenaghen per lavorare presso il Teatro Reale Danese.
Antoine fu un insegnante rigoroso e instillò nel giovane August un’etica di lavoro disciplinata e una profonda conoscenza delle tecniche di balletto francesi.
La formazione artistica di August iniziò dunque sotto l’influenza del padre, ma si arricchì successivamente con importanti esperienze internazionali.
A vent’anni, August si trasferì a Parigi, il centro artistico e culturale europeo per il balletto del tempo.
Lì, studiò con il famoso maestro Auguste Vestris, noto per la sua padronanza della tecnica e per l’insegnamento della danza maschile, e con Pierre Gardel, coreografo all’Opéra di Parigi.
Durante il suo soggiorno parigino, Bournonville si formò in uno stile rigoroso, fortemente strutturato, caratterizzato da una tecnica meticolosa che metteva l’accento sulla leggerezza, sull’eleganza e sulla precisione.
Bournonville fu anche influenzato dal balletto romantico, un movimento emergente all’epoca, rappresentato da figure come Marie Taglioni e Fanny Elssler.
L’incontro con queste nuove forme artistiche lo ispirò a mescolare l’approccio tecnico francese con una sensibilità più emotiva, dando vita a uno stile tutto suo che enfatizzava la grazia e la musicalità.
Lo Stile di danza di August Bournonville
Il “Bournonville style,” come è conosciuto oggi, è una sintesi affascinante di tecnica classica francese e di espressività romantica.
Questo stile si distingue per una serie di caratteristiche uniche:
- Leggerezza e Grazia: Uno degli aspetti fondamentali del Bournonville style è la leggerezza e la grazia dei movimenti. I ballerini eseguono salti e giri mantenendo un’eleganza fluida, quasi eterea. La danza maschile, in particolare, enfatizza una tecnica vigorosa ma raffinata, con grande attenzione ai dettagli.
- Enfasi sugli Assemblé e sui Salti: Il lavoro di gambe è uno degli elementi centrali dello stile Bournonville. Assemblé e salti di varia natura vengono eseguiti in modo ritmico, accompagnati da un port de bras (movimenti delle braccia) che valorizza la naturalezza dei movimenti.
- Naturalezza ed Espressività: Bournonville credeva che la danza dovesse essere una forma di comunicazione emotiva. I danzatori erano incoraggiati a esprimere emozioni sincere e a evitare eccessi di teatralità. Questo approccio, che richiedeva controllo e disciplina, permetteva di mostrare emozioni genuine senza mai perdere il senso della tecnica.
- Rapporto con la Musica: La musica era un elemento centrale per Bournonville, che coreografava i passi direttamente sulle note, integrando ogni movimento con il ritmo e la melodia. La precisione musicale era essenziale, e la sua coreografia è nota per la sua struttura ritmica chiara e nitida.
Il suo stile ha avuto un’influenza profonda sulla danza danese, e il “Bournonville style” è oggi una delle poche tecniche storiche ancora insegnate e praticate con fedeltà al repertorio originale.
Collaborazioni Artistiche di August Bournonville
Durante la sua lunga carriera presso il Teatro Reale Danese, Bournonville collaborò con alcuni dei più importanti musicisti, scenografi e danzatori dell’epoca.
Le sue collaborazioni con musicisti come H.S. Paulli e Edvard Helsted furono essenziali per la creazione di un repertorio musicale ricco e suggestivo.
Paulli, in particolare, compose le partiture di molti dei suoi balletti più celebri, creando una sinergia perfetta tra musica e movimento.
Bournonville lavorò anche con un eccezionale gruppo di ballerini danesi, tra cui Lucile Grahn, una delle sue allieve più dotate, che divenne una delle prime ballerine del balletto romantico.
Attraverso queste collaborazioni, Bournonville riuscì a portare sul palcoscenico del Teatro Reale Danese spettacoli di alta qualità artistica, che riflettevano la sua visione della danza come un’arte completa, in cui coreografia, musica, scenografia e interpretazione si fondevano in un tutto armonioso.
Coreografie Principali di August Bournonville
Bournonville creò numerosi balletti durante la sua carriera, molti dei quali sono tuttora rappresentati e apprezzati nel mondo del balletto classico.
Alcune delle sue opere più celebri includono:
- “La Sylphide” (La Silfide) – 1836 “La Sylphide” è considerata uno dei capolavori del balletto romantico e una delle creazioni più celebri di Bournonville. La storia racconta l’amore impossibile tra un giovane scozzese, James, e una silfide eterea. La coreografia di Bournonville per questo balletto enfatizza la leggerezza e l’eleganza, ed è caratterizzata da movimenti fluidi e aerei, che rappresentano il mondo magico e soprannaturale delle silfidi.
- “Napoli” – 1842 Ispirato a un viaggio di Bournonville a Napoli, questo balletto celebra la vita, la gioia e il folklore italiano. La storia segue Gennaro e Teresina, una coppia di giovani innamorati, che devono affrontare diverse avventure prima di riunirsi. Il balletto è noto per la sua vivacità e il suo spirito gioioso, e la coreografia è un mix di movimenti energici e danze popolari che rappresentano la vitalità della cultura napoletana.
- “A Folk Tale” (Un Racconto Popolare) – 1854 Questo balletto, ambientato nella campagna danese, è basato su leggende e racconti popolari scandinavi. La storia è un’allegoria delle virtù semplici e dei valori morali. La coreografia unisce elementi di danza tradizionale e passi tecnici complessi, in uno stile che enfatizza l’armonia e il legame tra danza e narrativa.
- “The Conservatory” (Il Conservatorio) – 1849 Questo balletto mette in luce il rigore e la disciplina della vita in un’accademia di danza. Ispirato dalla sua esperienza a Parigi, Bournonville crea una coreografia che celebra la tecnica e la dedizione della pratica giornaliera dei ballerini. È uno dei balletti che meglio rappresentano lo stile rigoroso e metodico che Bournonville cercava di trasmettere ai suoi studenti.
- “Far from Denmark” (Lontano dalla Danimarca) – 1860 Questo balletto racconta la storia di un marinaio danese che esplora terre esotiche e finisce per innamorarsi di una ragazza straniera. È un’opera che esplora il tema dell’esotismo e del ritorno a casa, e contiene elementi di diverse danze popolari, combinati con la tecnica del balletto classico.
Lascito Artistico di August Bournonville
L’eredità di August Bournonville nella storia del balletto è profonda e duratura. Il suo stile e il suo repertorio costituiscono una tradizione che ancora oggi è alla base del balletto classico danese, insegnato e praticato alla Royal Danish Ballet School.
Molte delle sue opere, tra cui “La Sylphide” e “Napoli”, continuano ad essere rappresentate nelle principali compagnie di balletto di tutto il mondo.
Il metodo di insegnamento Bournonville, conosciuto come “Metodo Bournonville” è un sistema strutturato che prevede una serie di esercizi specifici per ogni giorno della settimana.
Questo metodo enfatizza l’equilibrio, la precisione e la musicalità, elementi che Bournonville considerava fondamentali per la formazione di un ballerino completo.
Ancora oggi, il Metodo Bournonville è utilizzato per insegnare la tecnica e il controllo necessari per eseguire il suo repertorio con la grazia e la leggerezza che lo caratterizzano.
L’influenza di Bournonville si estende anche oltre la tecnica.
Egli considerava la danza non solo come una disciplina tecnica, ma anche come una forma di espressione emotiva e una rappresentazione della bellezza e dell’armonia.
Il suo approccio alla danza come arte poetica, capace di elevare l’anima, ha ispirato generazioni di danzatori e coreografi.
Il Metodo Bournonville
Il Metodo Bournonville è un sistema di insegnamento rigoroso sviluppato da August Bournonville per formare ballerini completi ed espressivi.
Creato nel XIX secolo, questo metodo rappresenta ancora oggi una delle tecniche storiche più autentiche e rispettate, tramandata fedelmente dalla Royal Danish Ballet School e utilizzata per preservare l’eredità del coreografo danese.
Bournonville credeva che la danza dovesse essere un equilibrio perfetto tra tecnica, espressione e grazia.
Il suo metodo enfatizza la naturalezza dei movimenti e l’armonia tra musica e danza, evitando toni troppo drammatici o artificiosi.
Gli esercizi giornalieri del Metodo Bournonville sono organizzati per sviluppare diverse abilità tecniche e per garantire una formazione completa ai danzatori.
- Struttura settimanale: Il Metodo Bournonville è strutturato in una serie di esercizi specifici per ogni giorno della settimana. Ogni giorno si concentra su determinati aspetti tecnici, permettendo ai ballerini di sviluppare una vasta gamma di abilità. Questa divisione settimanale consente ai danzatori di allenare costantemente e in modo bilanciato tutte le componenti della tecnica.
- Lavoro di gambe e piedi: Uno degli elementi centrali del Metodo Bournonville è il lavoro di gambe e piedi. Gli esercizi includono una varietà di assemblé, échappé e piccoli salti, che aiutano a sviluppare la precisione, la velocità e l’equilibrio. La tecnica richiede movimenti rapidi e definiti, sempre eseguiti con grande controllo.
- Port de bras naturale: Il Metodo Bournonville favorisce movimenti delle braccia (port de bras) che risultino naturali e senza forzature. I movimenti del braccio accompagnano il lavoro delle gambe in modo fluido, mantenendo una grazia e un’eleganza distintive. Il port de bras è utilizzato non solo per decorare i passi, ma anche per aggiungere espressività e armonia al movimento complessivo.
- Leggerezza ed eleganza: Bournonville enfatizza la leggerezza e l’eleganza in ogni passo. I ballerini devono sembrare sospesi, quasi eterei, quando eseguono salti e giri. Questa leggerezza richiede una padronanza della tecnica e del controllo del corpo, che consente di eseguire movimenti complessi senza sembrare appesantiti.
- Espressività e sorriso: Secondo Bournonville, i ballerini dovevano comunicare emozioni autentiche senza eccessi drammatici. Il metodo richiede spesso che i danzatori sorridano durante le performance, rendendo la danza un’esperienza di gioia e positività. Questa attenzione all’espressività è una delle caratteristiche che distingue il Metodo Bournonville dagli altri stili di balletto classico.
- Precisione musicale: La musica è fondamentale nel Metodo Bournonville. I ballerini sono addestrati a eseguire ogni passo esattamente sulle note, con una precisione ritmica impeccabile. La sincronizzazione con la musica è un aspetto cruciale e richiede una grande sensibilità musicale, poiché i movimenti devono integrarsi perfettamente con il ritmo e la melodia.
- Mantenimento della simmetria: Gli esercizi del Metodo Bournonville sono bilaterali, eseguiti sia a destra che a sinistra. Questa simmetria è importante per sviluppare una forza e un controllo uguali su entrambi i lati del corpo, evitando sbilanciamenti o disarmonie che potrebbero compromettere la tecnica del danzatore.
- Nessuna enfasi sulle punte: A differenza di altri stili romantici, il Metodo Bournonville non pone particolare enfasi sulle punte per le donne. La danza è caratterizzata da salti e movimenti aerei piuttosto che da prolungati momenti in punta. Questa scelta sottolinea la fluidità e la naturalezza dei movimenti, senza un’enfasi eccessiva sulla tecnica virtuosistica.
- Codificazione rigorosa: Bournonville ha documentato e codificato i suoi esercizi e le sue sequenze di movimenti, lasciando una traccia scritta della sua tecnica. Questa codificazione ha permesso di trasmettere il Metodo Bournonville con precisione nel tempo, preservando la tradizione per le generazioni future.
- Obiettivo di un ballerino completo: Il Metodo Bournonville mira a formare un ballerino completo, che sia tecnicamente solido, musicalmente sensibile ed espressivo. La combinazione di tecnica rigorosa, espressività e grazia fa del Metodo Bournonville una delle più affascinanti tradizioni della danza classica.
August Bournonville ha dedicato la sua vita a perfezionare e a insegnare la sua visione del balletto, lasciando un’impronta indelebile nel mondo della danza.
La sua passione per la bellezza, l’armonia e l’espressione emotiva è visibile in ogni sua coreografia e continua a essere un modello di ispirazione per i danzatori di oggi. Il suo lavoro non solo ha creato un’eredità duratura nella danza danese, ma ha anche influenzato profondamente il balletto come forma d’arte globale.
La sua tecnica, la sua visione e il suo impegno per la perfezione tecnica e l’integrità artistica continueranno a ispirare il mondo del balletto per le generazioni a venire.