1893 nascita della Bellydance in Occidente
Un anno importante per la bellydance fu il 1893, che segnò l’ascesa di un evento importante di questo sconosciuto ballo in Occidente, una danza spettacolare che dapprima creò scalpore e scandalo, per poi giungere ad un grande clamore seguito da un enorme successo, soprattutto tra le donne.
Stiamo parlando della prima volta che la danza del ventre venne introdotta in Occidente, avvenne tutto al World Expo presso il Midway Plaisance di Chicago, Hillinois.
In questo contesto, anche se molte voci di popolo furono contrastanti a riguardo, l’affluenza del pubblico fu enorme, tanto da consacrare da lì a poco il grande successo fino alla leggenda, della prima ballerina dello spettacolo orientale, tale Little Egypt.
La danza del ventre si diffuse inizialmente col nome di Hutchy-Koochy e fu il momento in cui, quest’arte iniziò a fondersi con alcune idee di concezione occidentale sul piano dello spettacolo orientaleggiante.
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Alcuni artisti ed organizzatori americani, infatti, iniziarono a suonare per le danzatrici del ventre, in mancanza di musicisti orientali.
Questa fusione, che da un punto di vista purista e tecnico della cultura Orientale, sarebbe stata vista come un oltraggio e dunque errata, in realtà spinse ancor più le masse americane ad avvicinarsi a questo genere di innovative rappresentazioni.
Per queste ragioni la bellydance che veniva rappresentata a Chicago, era una bellydance un poco distorta dal punto di vista culturale, chiamata e riconosciuta poi come Danza Harem, veniva quindi incentrata su un tipo di discorso molto più visivo e d’impatto scenico piuttosto che significativo.
Per questo la danza Orientale entrò in Occidente, come un ballo che rivoluzionò per sempre l’immaginario del corpo femminile.
Il nuovo periodo occidentale della Bellydance
Un ballo composto da movimenti strani, nuovi e rivoluzionario anche per l’aspetto dei costumi di scena molto diversi ai quali la gente dell’epoca era abituata, facendo immaginare la base della cultura Orientale, come un qualcosa di estremamente legato alla fantasia della sensualità e alla estremizzazione della sessualità femminile, quando in realtà la radice vera ne era diametralmente l’opposto.
Tanto da fare in modo che in questo nuovo periodo occidentale della bellydance, essa non venne riconosciuta esattamente fin da subito come una vera e propria arte, ma accomunata più che altro ad una rappresentazione erotica.
Le stesse danzatrici di bellydance, dovettero protestare per il modo in cui la loro arte venne introdotta e percepita dal pubblico, il quale inizialmente era composto quasi interamente da persone di sesso maschile, persone che venivano appunto ammaliate dai movimenti delle ballerine, considerandole mere dispensatrici di una danza sensuale ed erotica.
La fine dell’ottocento segnò inoltre l’inizio di un naturale cambiamento graduale verso un Mondo più libero, meno costretto da usanze e dicerie, fu così che grandi forme artistiche provenienti da Paesi distanti come la danza del ventre, aiutarono l’Occidente a districarsi dai problemi di un’epoca come quella Vittoriana, nella quale la donna veniva costretta in abiti prolissi, per lei stessa paralizzanti sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico.
E’ inoltre un periodo storico molto importante anche per la figura della donna nella società, è il momento in cui inizia a reclamare il diritto di voto e una meritata libertà sotto tutti i sensi, quello artistico del ballo incluso.
Purtroppo questa voglia di emancipazione estrema, soppressa nei secoli precedenti, trasformò la figura della donna in una figura di donna tentatrice.
L’aspetto positivo è che comunque questa nuova presa di posizione femminile, alimentò altre tipologie di movimenti artistici, che da lì a poco tempo, risultarono rilevanti per l’innovazione e la trasformazione di tutta la danza dei Paesi Occidentali.
Storia dell’ingresso Occidentale della Bellydance
La bellydance, o danza del ventre, è una forma di danza che ha radici antiche e una storia ricca e complessa, specialmente nel contesto del suo ingresso nel mondo occidentale.
Questo saggio esplorerà l’evoluzione della bellydance, concentrandosi sugli eventi e i personaggi chiave che hanno contribuito alla sua diffusione in Occidente, dal 19° secolo ai giorni nostri.
Le origini della bellydance si trovano nel Medio Oriente e nel Nord Africa, ma le sue forme e stili sono variabili e si sono evoluti nel corso dei secoli.
Si pensa che la danza abbia radici antiche, risalenti a riti di fertilità e cerimonie religiose.
Le rappresentazioni di danzatrici si trovano in antiche opere d’arte egizie, e vi sono riferimenti storici che indicano la presenza di danzatori nel contesto delle celebrazioni popolari.
Durante il periodo ottomano, la danza del ventre venne codificata e organizzata in stili formali, spesso eseguita nelle corti e nei palazzi.
Le danzatrici, chiamate “oruqe”, divennero figure centrali nella vita sociale e culturale, affascinando nobili e cortigiani con le loro performance.
L’ingresso in Occidente
- 1830: L’esposizione universale di Parigi
Il primo vero contatto tra la bellydance e il pubblico occidentale avvenne durante l’Esposizione Universale di Parigi del 1830. Qui, un gruppo di danzatrici del ventre, note come “danseuses orientales”, si esibì, catturando l’immaginazione degli spettatori europei. Queste danzatrici, provenienti dall’Egitto e da altre regioni del Medio Oriente, furono accolte con stupore e curiosità, segnando l’inizio della popolarità della bellydance in Europa. - 1870: Le danzatrici del ventre nei music hall
Negli anni ’70 del 1800, la bellydance iniziò a guadagnare una maggiore notorietà nei music hall europei e americani. Danzatrici come Mata Hari (nome d’arte di Margaretha Geertruida Zelle), una famosa ballerina olandese, contribuirono a diffondere la popolarità della danza. Sebbene il suo stile fosse una fusione di vari elementi, la sua figura esotica e le performance suggestive attirarono un vasto pubblico.
La bellydance nel contesto culturale occidentale
- 1893: La Fiera Mondiale di Chicago
La partecipazione della bellydance a eventi espositivi continuò con la Fiera Mondiale di Chicago nel 1893. Questo evento internazionale presentò una varietà di culture e arti, tra cui performance di danzatrici del ventre. Le esibizioni furono concepite come un modo per attrarre i visitatori verso l’oriente esotico e misterioso, alimentando il mito della “danza orientale” nella cultura popolare. - Anni ’20: Il cinema e la cultura popolare
Negli anni ’20 del 1900, la bellydance cominciò a influenzare il cinema e la cultura popolare. Film come “The Thief of Bagdad” (1924) presentarono danzatrici del ventre, rafforzando l’immagine della danza come simbolo di esotismo e seduzione. Attrici come Rudolph Valentino, noto per il suo ruolo in “Il Gattopardo”, utilizzarono la danza per accentuare l’elemento romantico e misterioso delle storie. - Anni ’30: L’influenza di Isadora Duncan
Isadora Duncan, pioniera della danza moderna, influenzò notevolmente la percezione della bellydance in Occidente. Sebbene Duncan non fosse una ballerina di bellydance tradizionale, il suo approccio libero e il suo uso del corpo come mezzo espressivo furono ispiratori per molti artisti. La sua visione di danza come forma d’arte elevata contribuì a cambiare la percezione della bellydance, rendendola più accettabile nel contesto culturale occidentale.
La bellydance nel XX secolo
- Anni ’50: La rivoluzione culturale
Negli anni ’50, la bellydance iniziò a essere vista in una luce nuova, con un interesse crescente per le culture orientali, stimolato da fattori politici e sociali. La danza venne associata a un’idea di libertà e auto-espressione, attraendo l’attenzione di molte donne. Danzatrici come Samia Gamal e Tahia Carioca divennero icone della danza del ventre, portando la tradizione egiziana a un pubblico internazionale e contribuendo a definire il moderno “stile egiziano”. - Anni ’60: La nascita delle scuole di danza
Con l’aumento dell’interesse per la bellydance, negli anni ’60 sorsero scuole di danza e corsi di insegnamento. Martha Graham e Bella Lewitzky, tra le altre, integrarono elementi della bellydance nelle loro coreografie, dimostrando la versatilità della danza. Questo periodo segnò anche l’inizio di un’accademia di danzatrici professioniste che cercarono di preservare e insegnare la tradizione della bellydance.
La bellydance oggi
- Anni ’80 e ’90: Globalizzazione e commercializzazione
Con la globalizzazione degli anni ’80 e ’90, la bellydance si diffuse ulteriormente, trovando spazi in tutto il mondo. Le danzatrici cominciarono a sperimentare, creando stili ibridi che mescolavano la bellydance con altri generi come il jazz e la danza contemporanea. La commercializzazione della danza del ventre si manifestò attraverso corsi, festival e competizioni in tutto il mondo, rendendo la danza più accessibile a un pubblico globale. - Anni 2000: Riscoperta culturale
Negli anni 2000, vi fu una riscoperta delle origini culturali e storiche della bellydance. Molti danzatori e appassionati iniziarono a cercare una connessione più autentica con le tradizioni da cui proveniva la danza, promuovendo la formazione e lo studio delle tecniche e dei costumi originali. Questa ondata di interesse portò a una maggiore consapevolezza delle sfide culturali e sociali che molte danzatrici affrontano.
La storia della bellydance in Occidente è una testimonianza della complessità e della ricchezza culturale di questa forma d’arte.
Dalla sua introduzione nelle fiere europee del 19° secolo fino alla sua affermazione come forma di espressione globale nel 21° secolo, la bellydance ha attraversato trasformazioni significative.
Oggi, continua a essere una forma di danza amata e rispettata, celebrata per la sua bellezza, espressività e la sua profonda connessione con le tradizioni culturali da cui è emersa.
La bellydance non è solo una danza; è un linguaggio che parla di storia, cultura e identità.